La telefonata (racconto di Marfok)



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La telefonata (racconto di Marfok)

Avevo visto varie volte in un film la scena di una telefonata hard ma non avrei mai creduto che una sera….

Fuori piove.
L’inverno ormai è arrivato con tutta la sua forza devastante e colma di mistero in quelle notti, come questa, in cui ogni atomo della natura si scatena.
Un boato più forte e la luce va via.
La candela illumina la stanza che assume un aspetto caldo e accogliente.
Mi stendo sul letto.
I pensieri corrono veloci esaminando la giornata trascorsa.
Le note sempre più forti della cavalcata delle valchirie mi fa sussultare.
E una musica a me nota…
Sei tu…amore!
Rispondo e i miei pensieri in un attimo si spostano, con la fantasia, vicino a te.
Il mio corpo si muove nel trovare una posizione più comoda…cercando il tuo.
La tua voce calda entra in me.
Sento un gran desiderio crescermi dentro.
Ho voglia di giocare con te.
Le mie mani scivolano sul mio corpo alla ricerca del piacere.
Ti parlo e il desiderio di toccarti è più forte.
Vorrei averti qui per poterti baciare il petto e scendere sempre più giù fino a trovarti turgido nella mia bocca, e leccarti piano mentre la tua mano accarezza la mia testa spingendola in un’altalena di piacere.

Continuo a parlarti, a raccontarti una favola di sesso sfrenato.
La tua voce diventa roca e anche la tua mano si muove in un ritmo noto…
Ti piace, ti parlo…mi eccito sempre di più…continuo a toccarmi e sento il clitoride pulsarmi fra le dita.
I silenzi al telefono si fanno più lunghi.
È un ansimare continuo… ascolto la mia voglia di godere, sento la tua….
“ A che punto sei? Io non ce la faccio più!”
“Anch’io, anch’io…” mi rispondi.
Chiudo gli occhi, ti sento su di me… dentro di me.
M’infilo due dita…sono completamente bagnata, con l’altra mano continuo a giocare con il clitoride.
Il corpo s’inarca…scosso da brividi…
“Ecco….siiiii…sto godendo!”
“Si, amore…si dai…dai …” mi sussurri dall’altra parte del filo…
Ci sei, ci siamo…
Ancora un fremito, ancora le mie dita indugiano, bagnate e calde…prolungo il piacere… la mia voglia di te…
Porto la cornetta fra le gambe.
La stringo fra le cosce, immagino sia il tuo cazzo.
Stai godendo anche tu, mi muovo come se fossi in me.
E ancora, ancora…. fino a ritrovarmi quasi seduta… sudata… fremiti per il corpo… sento i tuoi… sento il liquido caldo scendermi giù per le cosce… sento il tuo sperma che esce schizzando ovunque… apro la bocca per prenderlo fino all’ultima goccia…
Si…si…

Sei stato mio…sono stata tua…
Riapro gli occhi, fuori piove ancora… la luce non è tornata.
Ti saluto dolcemente, poso il telefono… e, ad occhi chiusi, dolcemente ti sogno.

FINE



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